Prima mi ha sussurrato dolcemente. Ma io ero troppo impegnata nella mia quotidianità per darle retta: la famiglia, i figli, il lavoro.

Allora ha iniziato ad alzare la voce, ma io ancora non le davo ascolto. Iniziavano ad essere sempre più frequenti disturbi fisici che, ovviamente, avevano per me cause esterne. Ma vado avanti, perché, dopo un pò, ci si abitua a non stare bene.

Gli anni passano, i disturbi crescono ma io, imperterrita, vado avanti.

Poi arriva lo scrollone, bello violento, che non posso più ignorare: o mi ascolto e mi prendo cura di me o la quotidianità diventa impossibile, i malesseri fisici diventano invalidanti.

Ho 40 anni quando ciò accade e, voltandomi indietro, mi accorgo che per 20 anni della mia vita ho arrancato, mettendo il cerotto al sintomo quando proprio non ne potevo più, ma senza mai capire perché mi accadeva questo.

Non mi sono mai rassegnata alle etichette che i vari medici di turno mettevano ai miei disturbi perché capivo, nonostante fossi ancora ignorante in materia, che c’era ben altro.

Mi rimbocco le maniche e inizio a studiare.
E guarda un pò, applico su di me le mie conoscenze e TUTTI i disturbi di cui soffrivo da anni lasciano il posto allo star bene, alla voglia di godermi ogni istante della giornata.

La nutrizione olistica, prima grande passione, mi illumina sull’ importanza di cosa ci mettiamo nel piatto, l’aromaterapia e gli oli essenziali diventano l’unico strumento di benessere e prevenzione per me e la mia famiglia, l’ascolto e il lavoro sul piano emozionale, ultimo in ordine cronologico ma non per importanza, tassello di supporto e aiuto.

La voglia e il piacere di poter essere la guida ad altri mi ha portato a condividere, oggi, il mio vissuto